Tra parenti e partner specialmente, alcune ferite restano lì anni e anni a infettarsi e a mandare in malora le relazioni.
Si persiste nel cercare un antidoto all'esterno (biasimo e ricerca dei colpevoli) covando ancora di più la rabbia e perdendo di vista le cause.
Mancanza di fiducia verso la propria posizione lavorativa. Che poi si traduce in rigidità che non ti permette di comunicare a dovere e di chiedere aiuto quando serve.
Non importa sei un imprenditore o un dipendente, che il tuo lavoro sia creativo o amministrativo o che ti occupi di settori più delicati come la sanità o la pubblica sicurezza. Valgono sempre gli stessi punti deboli.
Chi considera il tempo libero come perso (e fa sempre più fatica a ricavarne un po') perché alimenta la fretta e la frenesia.
Chi si vive il tempo libero come sfoghi fini a se stessi, non più costruttivi. E quindi non c'è poi slancio per tornare nelle attività più impegnative del quotidiano.
Grazie a cattive valutazioni, e decisioni non prese, subiamo il destino, macerandoci nel rimpianto o (peggio) nel senso di colpa. Abbiamo la sgradevole sensazione di vivere senza aver impatto sulle cose.
La dispersione e l’isolamento ti incatenano a quello che avresti potuto fare e a ciò che sarebbe potuto essere. Questa attitudine spesso va avanti per anni facendoti rivivere, come fosse il mese scorso, un fatto che magari è accaduto più di 20 anni prima! Condizionando così TUTTA la tua vita.
Chi sente la propria energia defluire via, nelle varie incomprensioni e nelle dimensioni conflittuali, in maniera logorante e continua.
Sentendo crollare la terra sotto i piedi e abbassando a dismisura la propria autostima.
Siamo esseri complessi. Dentro di noi, coesistono dimensioni fisiche, mentali e spirituali La cultura materialista nella quale viviamo immersi nega o divide queste componenti costitutive della natura umana. Dobbiamo quindi rispondere al nostro intimo bisogno di connessione attraverso nuove conoscenze organizzate in un percorso strutturato e preciso…